lunedì 12 marzo 2007

Credo della Misa Campesina

La “Messa contadina” nicaraguense viene composta nel 1975 a Solentiname - isoletta del Lago di Nicaragua dove p. Ernesto Cardenal aveva fondato la sua comunità cristiana - da Carlos Mejia Godoy, un giovane cantautore cattolico che partecipa alla lotta contro la dittatura di Somoza, scrivendo anche l’inno del Fronte sandinista di liberazione nazionale (Fsln). Sviluppando una precedente “Messa popolare nicaraguense”, la Misa campesina riprende tutti i ritmi tipici delle diverse regioni del paese, dalla mazurca della Segovia alla danza indigena della Costa atlantica, e utilizza il colorito linguaggio popolare. Evoca inoltre i differenti elementi dell’ambiente naturale, prima di tutto la flora e la fauna, e della cultura nazionale, quasi facendo da contraltare religioso e musicale alla pittura primitivista di Solentiname. Il suo sottofondo teologico mette in luce il legame tra la fede cristiana, la bellezza del creato, la vita quotidiana del popolo e l’impegno per la liberazione sociale, esaltando la dignità degli oppressi, il valore della comunità e l’amore per il Dio dei poveri. “La Misa campesina ricrea una cristologia profetica umanizzata nel contadino, nell’operaio e nella lavoratrice della città e della campagna, che canta il Dio della vita e della speranza mentre resiste contro l’oppressione e costruisce giorno dopo giorno la nuova comunità”, sintetizza il teologo evangelico Benjamín Cortés, che conclude: “È il canto di una comunità impaziente e intensamente amata dal Datore della vita, nei confronti del quale, con la bellezza e profondità del suo essere e nella densità e intensità della sua fede, essa esplode di gratitudine”.
Proprio per il suo messaggio “rivoluzionario” la Misa campesina viene proibita nel 1976 dalla Conferenza episcopale del Nicaragua, ma ottiene l’apprezzamento del cardinale di Madrid, Vicente Tarancón, e dalle mani del suo ausiliare, mons. Alberto Iniesta, Mejia Godoy riceve il premio “Bravo” della Commissione dei mezzi di comunicazione della Chiesa spagnola. Tuttavia nel 1989 la Congregazione per il culto divino ribadisce (riferendosi pure alla precedente Misa popular nicaraguense e alla successiva Misa popular salvadoreña) il divieto di usarla negli atti liturgici, giudicandola non conforme alle norme del canone. Obietta p. Cardenal: “Immagino che per il mondo greco e latino la Messa tradizionale sia stata tanto moderna e rivoluzionaria quanto lo è per noi oggi quella di Mejia Godoy. E quest’ultimo è tanto ortodossa quanto quella, solo appartiene alla nostra epoca e alla nostra terra”. Essa è comunque divenuta inno delle Comunità ecclesiali di base dell’America centrale, è stata tradotta in sei lingue, adottata nelle liturgie battiste, luterane, episcopaliane, anglicane, morave, greco-ortodosse e inserita nell’antologia mondiale dei canti della Chiesa metodista. Constata dom Pedro Casaldaliga, vescovo emerito di Sâo Félix do Araguaja, in Brasile: “La Misa campesina è divenuta patrimonio della Chiesa latinoamericana e fa parte di molti canzonieri e celebrazioni in tutto il continente e fuori di esso, Perché traduce alla latinoamericana la fede cristiana e l’impegno per il Regno di Dio, che è, secondo il Vangelo, ‘buona notizia per i poveri’”. E “continua a essere cantata oggi, nutrendo la speranza e l’impegno del popolo”, conclude il gesuita statunitense p. Joseph Mulligan.


CREDO MESSA CONTADINA

Credo Signore fermamente
Che dalla tua prodiga mente
tutto questo mondo nacqué
Che dalla tua mano di artista
di pittore "naif"
sia fiorita la bellezza,
le stelle e la luna,
le casette e la laguna
le barchette che navigano
sul fiume verso il mare
le immense piantagioni di caffè,
le bianche piantagioni di cotone
e i boschi mutilati
dall'ascia criminale
le immense piantagioni di caffè,
le bianche piantagioni di cotone
e i boschi mutilati
dall'ascia criminale

Credo in te,
architetto, ingegnere,
artigiano, carpentiere
fabbro e armatore
Credo in te
costruttore di pensiero
della musica e del vento,
della pace e dell'amore.

Credo in te, Cristo operaio,
luce della luce e vero
unigenito di Dio,
che, per salvare il mondo
nel ventre umile e puro
di Maria si è incarnato.
Credo che sei stato colpito
e con accanimento torturato,
sulla croce martirizzato
sotto Ponzio Pilato,
quel romano imperialista
e oppressore senz'anima
che lavandosi le mani
volle cancellare l'errore
Quel romano imperialista
e oppressore senz'anima
che lavandosi le mani
volle cancellare l'errore

Credo in te compagno,
Cristo umano, Cristo operaio,
vincitore della morte.
Col tuo sacrificio immenso
generasti l'uomo nuovo
per la liberazione.
Tu stai resuscitando
in ogni braccio che si alza
per difendere il popolo
dal dominio sfruttatore.
Perché sei vivo nella fattoria,
nella fabbrica, nella scuola
credo nella tua lotta senza tregua,
credo nella tua risurrezione.
Perché sei vivo nella fattoria,
nella fabbrica, nella scuola
credo nella tua lotta senza tregua,
credo nella tua risurrezione.

Credo in te,
architetto, ingegnere,
artigiano, carpentiere
fabbro e armatore
Credo in te
costruttore di pensiero
della musica e del vento,
della pace e dell'amore.



CREDO MISA CAMPESINA

Creo Señor firmemente
Que de tu pródiga mente
Todo este mundo nació
Que de tu mano de artista
De pintor primitivista
La belleza floreció
Las estrellas y la luna
Las casitas las lagunas
Los barquitos navegando
sobre el río rumbo al mar
Los inmensos cafetales
Los blancos algodonales
Y los bosques mutilados
por el hacha criminal
Los inmensos cafetales
Los blancos algodonales
Y los bosques mutilados
por el hacha criminal
Creo en vos
Arquitecto, ingeniero
Artesano, carpintero
Albañil y armador

Creo en vos
Constructor del pensamiento
De la música y del viento
De la paz y del amor

Creo en vos Cristo obrero
Luz de lucir verdadero
Unigénito de Dios
Que para salvar al mundo
En el vientre humilde y puro
De María se encarnó
Creo que fuiste golpeado
Con escarnio torturado
En la cruz martirizado
Siendo Pilatos pretor
El romano imperialista
Puñetero desalmado
Que lavándose las manos
Quiso borrar el error
El romano imperialista
Puñetero desalmado
Que lavándose las manos
Quiso borrar el error.

Yo creo en vos compañero,
Cristo humano, Cristo obrero,
de la muerte vencedor.
Con tu sacrificio inmenso
engendraste al hombre nuevo
para la liberación.
Vos estás resucitando
en cada brazo que se alza
para defender al pueblo
del dominio explotador.
Porque estás vivo en el rancho,
en la fábrica, en la escuela,
creo en tu lucha sin tregua
creo en tu resurrección,
porque estás vivo en el rancho,
en la fábrica, en la escuela,
creo en tu lucha sin tregua
creo en tu resurrección.

Creo en vos
Arquitecto ingeniero
Artesano carpintero
Albañil y armador
Creo en vos
constructor de pensamiento
De la música y el viento
De la paz y del amor.

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